Come riportato nell'articolo di ADAC, attraverso tale tipologia di truffa, denominata "quishing", chi vuole pagare una sessione di ricarica tramite il proprio cellulare può correre il rischio di trasmettere per errore i dati della propria carta di credito a malintenzionati. In particolare, chi opera tale truffa, agisce solitamente coprendo mediante adesivi i codici originali della colonnina atti al pagamento, sostituendoli con altri fasulli: in tal modo, gli utenti saranno reindirizzati verso falsi siti web del gestore della stazione di ricarica.
A tal proposito, al fine di tutelarsi da tale evenienza, ADAC consiglia di ricorrere a codici QR dinamici (ossia, non stampati su un adesivo, ma visualizzati su schermo), oppure di utilizzare i terminali per pagare tramite carta.Di seguito è riportato il link dell'articolo completo, tratto dal sito di ADAC.