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Vetture elettriche e ibride plug-in: risultati spesso fuorvianti dai cicli WLTP

Vetture elettriche e ibride plug-in: risultati spesso fuorvianti dai cicli WLTP

Per misurare il consumo e le emissioni, i tecnici degli enti omologativi si devono attenere ad una metodologia di prova denominata WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure). Tuttavia, secondo quanto emerso da uno studio della Commissione Europea, tali dati possono discostarsi anche di molto da quelli reali, con consumi effettivi fino a oltre il 20% superiori a quelli dichiarati nel caso di veicoli elettrici e addirittura fino a 3,5 volte tanto nel caso di vetture ibride plug-in.

In un recente studio della Commissione europea, pubblicato a marzo 2024 e riferito ad analisi condotte sui dati rilevati nel 2021, ha dichiarato che: "Il divario medio osservato tra le emissioni di CO2 reali e quelle WLTP e il consumo di carburante delle nuove auto immatricolate nel 2021 è stato del 23,7% (34,6 g CO2/km) per le auto a benzina e del 18,1% (27,8 g CO2/km) per le auto diesel". Mentre, per le Plug-In Hybrid, il divario appare molto più elevato: addirittura il consumo rilevato ha raggiunto valori anche di di 3,5 volte superiore a quanto dichiarato dal test WLTP (a dimostrazione che questa tipologia di veicoli viene ricaricata molto meno spesso di quanto si era inizialmente stimato).

In particolare, per quanto riguarda i veicoli elettrici la causa di tali divari può essere ricondotta a:
  1. differenze tra le temperature di esercizio nel ciclo WLTP e nell'uso reale: mentre il ciclo omologativo WLTP prevede una temperatura di esercizio di 23°, nell'utilizzo reale i veicoli lavorano spesso a temperature inferiori a 20° (temperatura al di sotto della quale l'efficienza delle batterie tende a calare sensibilmente, comportando per basse temperature un dispendio ancor più marcato per provvedere al riscaldamento delle stesse);
  2. ridotta percorrenza alle alte velocità nel ciclo WLTP: come noto, mentre l'energia associata alle accelerazioni in frenata può essere recuperata dalla batteria, quella associata dalle azioni aerodinamiche viene interamente dissipata. Pertanto, tale aspetto comporta una sovrastima dell'autonomia per tale tipologia di veicoli;

Invece, per quanto riguarda i veicoli ibridi plug-in la causa principale tra il marcato divario tra i consumi reali e quelli dichiarati risiede nella sensibile riduzione dell'autonomia del veicolo al diminuire del livello di carica della batteria. In particolare, la possibilità di svolgere il test ricorrendo alla completa carica della batteria si discosta notevolmente dall'utilizzo reale, in cui spesso le ibride plug-in non possono fare ricorso alla componente elettrica perché la batteria è spesso scarica.

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