I sistemi di prevenzione degli urti frontali non sono così efficaci nel prevenire gli incidenti con grandi camion e motociclette come lo sono con gli autoveicoli. Ciò è quanto emerso da un'indagine condotta dell'Insurance Institute for Highway Safety.
Gli Event Data Recorder (EDR) registrano molte informazioni inerenti alla dinamica di un veicolo, fra cui il cambio di velocità (DeltaV) subito nella collisione, elemento fondamentale per la ricostruzione dell'evento. Ma quanto è affidabile il dato registrato da questi dispositivi? Un recente articolo, pubblicato sulla rivista IMPACT (edizione estate 2021) a firma di Craig Wilkinson, David King, Gunter Siegmund, ha mostrato come l'errore di misura sia tipicamente inferiore ai 5 km/h per DeltaV nell'intervallo 20-55 km/h.
In occasione della conferenza EVU Europa 2019 di Barcellona è stato presentato un interessante studio sul comportamento di guida dei conducenti con particolare riguardo ai tempi mediamente impiegati per osservare un oggetto, cioè su quanto tempo viene dedicato ad osservare un oggetto stradale prima di riconoscerlo. La conoscenza di questi dati può essere di grande ausilio al tecnico, nel momento in cui deve valutare la condotta di guida di un soggetto coinvolto in un sinistro stradale (ad esempio per valutare quanto tempo prima di un sorpasso il conducente può aver guardato nello specchietto retrovisore).
In un articolo del luglio 2018 avevamo già parlato della convenzione fra ITAI (Institute of Traffic Accident Investigators) ed EVU Europa, per la distribuzione gratuita della rivista Impact ai Soci. Da aprile 2021 le riviste sono disponibili anche sul sito web del country group italiano ASAIS-EVU Italia, all'interno della sezione "Documenti". Le riviste raccolgono studi molto interessanti, il cui elenco è raccolto all'interno dell'articolo.
La ricostruzione degli incidenti stradali è una di quelle materie che si impara sul campo, perché ad oggi non esiste un programma di formazione specifico ne a livello di scuola dell'obbligo ne a livello universitario. Sono quindi rare le opportunità di conoscere le origini di questa disciplina e la sua storia, ricca di aneddoti interessanti ma che pochi conoscono.
L'obiettivo del lavoro, presentato alla 28° conferenza annuale di EVU Europa (2019) e sviluppato da Tim De Ceunynck, Freya Slootmans, Philip Temmerman, StijnDaniels, è quello di approfondire la comprensione di tale tipologia di sinistri, mediante l'analisi di database nazionali (relativi al Belgio) e di ricostruzioni eseguite da esperti del settore. Da tali analisi è emerso come siano soprattutto gli utenti deboli più anziani ad essere coinvolti (oltre alla prevalente influenza dei punti ciechi anteriori degli automezzi).
Il presente articolo, elaborato da Oscar Cherta Ballester, Maxime Llari, Catherine Masson, Pierre-Jean Arnoux e presentato alla 28° conferenza annuale di EVU europa (anno 2019), è stato analizzato il problema della vulnerabilità del torace dei motociclisti in collisioni tra motoveicoli ed autovetture. A tale scopo, sono stati sviluppati modelli multibody in grado di valutare l'entità delle lesioni su diverse zone del torace. In particolare,le lesioni di maggiore severità sono state riscontrate in corrispondenza delle regioni laterali e frontale del torace e per velocità di impatto comprese tra 5 e 13 m/s.
Il 09 giugno 2020 si è tenuto un webinar per la presentazione della traduzione italiana del libro "Finding Order in Chaos: The Manual of Collision Scene Evidence", un manuale pratico sull'analisi tecnica dei veicoli e delle scene dei sinistri ai fini della successiva ricostruzione tecnica. La versione originale, in lingua inglese, è stata redatta da Chris Goddard e Per Bo Hansen, e riporta la prefazione del Prof. DI Dr.techn. Hermann Steffan, CEO del Board di EVU Europa. La traduzione in italiano è a cura di Andrea Del Cesta e Francesco Del Cesta.
E' finalmente disponibile "Il manuale dell'accertamento tecnico nel sinistro stradale", traduzione e revisione dell'edizione inglese del libro "Finding Order in Chaos - The Manual of Collision Scene Evidence". Non solo una semplice trasposizione, questa nuova versione è stata adattata al pubblicato italiano ed è stata ampliata di circa 90 pagine. In calce all'articolo è possibile scaricare un PDF con una anteprima dei contenuti del libro.
Gli algoritmi per l'analisi dei dati e il riconoscimento delle immagini promettono interessanti applicazioni nella ricostruzione degli incidenti stradali, tra cui la stima delle energie di deformazione, il riconoscimento delle componenti danneggiate, l'identificazione automatica di oggetti nei rilievi 3D e il riconoscimento di veicoli/pedoni in movimento nei filmati.
Nel seguente articolo, presentato alla 28° conferenza annuale di EVU-Europa (anno 2019), gli autori (Ana Luisa Olona, Óscar Cisneros, Carlos Arregui, Juan Luis de Miguel) hanno affrontato il problema dell'analisi dell'effettivo livello di sicurezza offerto dai sistemi individuali di mobilità sostenibile urbana. Le analisi sono state svolte mediante lo sviluppo e l'impiego della modellazione multibody mediante il software commerciale MADYMO®.
Di seguito è riproposto un'articolo, riportato in un post pubblicato da NAPARS (the National Assoc of Professional Accident Reconstruction Specialists), nel quale sono illustrati alcuni degli aspetti principali circa il funzionamento del sistema di sterzo di un veicolo.