Una interessante applicazione delle scatole nere più moderne installate dalle Compagnie di Assicurazione è la possibilità di ricostruire il percorso di un veicolo utilizzando i dati degli accelerometri e dei giroscopi. Vediamo come fare.
Cosa serve
Ricostruire il percorso non è in effetti una operazione complessa, a patto di disporre dei giusti dati.
Velocità iniziale del veicolo |
Desumibile dalle rilevazioni GPS |
Posizione iniziale |
Desumibile in prima approssimazione dalle misurazioni GPS e poi ottimizzabile confrontando il percorso ricavato dalla scatola con la planimetria del luogo. |
Accelerazione del veicolo | Il dato è ricavabile direttamente dalla scatola nera. Il veicolo non misura però le accelerazioni secondo un sistema di coordinate assoluto ma secondo un sistema di coordinate solidale al veicolo. Per ricavare come effettivamente il veicolo si muove sul luogo è necessario conoscere l'heading del veicolo, per trasformare le accelerazioni nel sistema di coordinate veicolo, in accelerazioni nel sistema di coordinate globale. L'operazione può essere effettuata in modo semplice conoscendo i dati del giroscopio. |
Velocità angolare di imbardata | Tramite il giroscopio possiamo conoscere la velocità di rotazione del veicolo su se stesso e quindi il suo angolo di heading, che ci servirà anche per calcolare le accelerazioni del veicolo in un sistema di coordinate assoluto. |
Come funziona la procedura
Partendo dalla posizione iniziale del veicolo, per ogni istante di tempo:
- calcoliamo l'angolo di heading, ricavato semplicemente integrando la velocità angolare dal giroscopio;
- noto l'angolo di heading, applicando una semplice rotazione del sistema di coordinate, trasformiamo le accelerazioni misurate dalla scatola nera nel sistema di coordinate veicolo, in accelerazioni nel sistema di coordinate globale
- una volta note le accelerazioni, le integriamo una prima volta per ottenere la velocità e una seconda volta per ottenere la distanza percorsa.
Il risultato finale è il percorso del veicolo in funzione del tempo.
Il video della traiettoria
Nel video è rappresentato il percorso del veicolo ottenuto dai dati della scatola nera. Anche se percepiamo che la dinamica di movimento non è fisicamente perfetta possiamo comunque avere una valida indicazione della traiettoria percorsa dal veicolo e dalle rotazioni che ha subito.
Limitazioni
Non staremo ad entrare nel dettaglio delle motivazioni tecniche, ma il linea generale il percorso di un veicolo dai dati accelerometrici non può essere valutato correttamente per un periodo di tempo superiore ai 6-7 secondi.
Inoltre, può essere necessario applicare una preventiva elaborazione dei segnali eliminando l'offset.