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Analisi dei quadri strumenti motociclistici nella ricostruzione degli incidenti stradali

Analisi dei quadri strumenti motociclistici nella ricostruzione degli incidenti stradali
L'obiettivo del progetto, presentato alla 28° conferenza annuale di EVU Europa (2019) e sviluppato da Christopher Goddard, è stato quello di valutare se le informazioni ottenibili dall'analisi di tali elementi possano fornire utili elementi per la ricostruzione di incidenti stradali. In particolare, dall'analisi di numerosi crash test svolti negli USA e nel Regno Unito, è emerso come dalle letture dei quadri installati su motocicli di produzione europea ed americana sia possibile ottenere dati generalmente attendibili, per l'elevata capacità dei motori stepper collegati agli indicatori di tali dispositivi di mantenere costante la posizione in assenza di alimentazione.

Per quanto riguarda il comportamento dei quadri strumenti installati nelle autovetture durante una collisione, questo è generalmente noto per via dei numerosi studi effettuati negli ultimi dieci anni su tali dispositivi,

I quadri strumenti installati a bordo dei motocicli, funzionano generalmente allo stesso modo di quelli presenti sulle autovetture.
Nei modelli più datati, viene utilizzato solitamente un cavo Bowden per guidare una tazza magnetica rotante, la quale trascina l'ago dello strumento, "contrastato" da una molla a spirale. Invece, nei modelli più recenti (in genere dopo il 2000), viene utilizzato un motore passo-passo, il quale richiede una certa alimentazione per ruotare l'ago in qualsiasi posizione, anche per portarsi in posizione di riposo (a zero). Pertanto, perdendo l'alimentazione allo strumento a seguito di una collisione, l'ago manterrebbe teoricamente l'ultima configurazione assunta prima dell'urto.

Tuttavia, le accelerazioni subite da uno strumento motociclistico durante una collisione, sono significativamente diverse da quelle a cui è solitamente sottoposto un quadro strumenti alloggiato nel cruscotto di un'autovettura. Al fine di accertare l'effettiva attendibilità dei dati ottenibili dalla lettura dei quadri strumenti installati sui motocicli a seguito di una collisione, sono stati analizzati vari crash-test eseguiti negli USA e nel Regno Unito, per i quali sono state raccolte le letture fornite da tali dispositivi in seguito all'urto.

Da tali analisi è emerso come, nonostante in tutti i motocicli testati risultassero installati quadri strumenti azionati da motori passo-passo, i veicoli di produzione americana ed europea, generalmente dotati di dispositivi Continental (caratterizzati dalla presenza di una trasmissione a vite senza fine, a valle del motore passo-passo), forniscono solitamente letture molto più affidabili rispetto ai veicoli di produzione giapponese, generalmente dotati di dispositivi "Nippon Seiki" (aventi una struttura più semplice).


Di seguito è riportato il link relativo alle pubblicazioni presentate in occasione della 28° conferenza annuale di EVU-Europa (2019).
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