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Anti-dive: cos'è e come si realizza

Anti-dive: cos'è e come si realizza

Ogni volta che si decelera a bordo di un veicolo, a causa della sua inerzia questo tenderà ad inclinarsi determinando uno schiacciamento delle sospensioni all'asse anteriore. Al fine di contrastare tale effetto è dunque possibile adottare delle soluzioni tecniche specifiche per la geometria delle sospensioni.

Come noto, quando un veicolo si trova in fase di frenata si determina un'incremento del carico verticale sull'asse anteriore, conseguente ad un trasferimento di carico tra i due assali, il quale dipende fondamentalmente dalle seguenti variabili:

  • intensità della decelerazione;
  • posizione longitudinale e verticale del baricentro;
  • passo del veicolo.

Pertanto, noti tali dati è possibile ricavare matematicamente tale trasferimento di carico e, una volta note le rigidezze relative agli assali, anche l'abbassamento dell'asse anteriore e il beccheggio indotto dalla frenata.

Tale fenomeno risulta chiaramente più marcato nel caso di una vettura stradale poiché, ad esempio, nelle vetture da Formula 1 l'abbassamento risulta molto contenuto a causa della ridotta altezza del baricentro e dell'elevata rigidità delle sospensioni. Tuttavia, essendo la Formula 1 moderna dominata dall'aerodinamica, avere dei trasferimenti di carico che portano ad un minimo abbassamento dell'auto in piena frenata da velocità anche superiori ai 340 km/h, potrebbe causare notevoli problemi prestazionali. A tal proposito, è possibile agire sull'abbassamento sia elettronicamente, che meccanicamente.

In quest'ultimo caso, l'effetto anti-dive viene ottenuto creando un braccio longitudinale equivalente tramite la geometria delle sospensioni (In pratica, le forze del trasferimento di carico di scaricano non sulle sospensioni, bensì sui braccetti del telaio sotto forma di sollecitazioni meccaniche). Tale soluzione risulta tuttavia definitivamente accantonata in quanto, un'eccessivo anti-dive non consente alla vettura di assorbire adeguatamente le asperità del terreno.


Di seguito è riportato il link dell'articolo completo, tratto dal blog di vehiclecue.it.
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