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IIHS: auspicabili ulteriori miglioramenti nei sistemi di prevenzione degli urti frontali

IIHS: auspicabili ulteriori miglioramenti nei sistemi di prevenzione degli urti frontali

I sistemi di prevenzione degli urti frontali non sono così efficaci nel prevenire gli incidenti con grandi camion e motociclette come lo sono con gli autoveicoli. Ciò è quanto emerso da un'indagine condotta dell'Insurance Institute for Highway Safety.

La maggior parte dei sistemi di prevenzione degli urti frontali includono l'avviso di collisione anteriore e la frenata di emergenza automatica (AEB). L'avviso di collisione frontale avvisa il conducente quando un tamponamento è imminente, mentre l'AEB aziona automaticamente i freni se il conducente non risponde in tempo.

Tuttavia, da una recente ricerca condotta dall'IIHS è emerso come l'efficacia di tali sistemi risulta sensibilmente inferiore nella prevenzione di collisioni contro camion o motocicli rispetto al caso di possibili urti con autoveicoli.

In particolare, al fine di valutare l'effettiva efficacia degli odierni sistemi di prevenzione degli urti frontali, Cicchino e lo scienziato ricercatore senior dell'IIHS David Kidd hanno hanno inizialmente analizzato i sinistri con tamponamenti segnalati dalla polizia (nel periodo 2017-21 in 18 stati degli USA), per veicoli passeggeri prodotti negli anni 2016-20, con e senza sistemi anticollisione.

Da tale indagine è emersa, in relazione all'impiego di sistemi di anticollisione frontale a bordo dei veicoli tamponanti, una riduzione del 53% dei tamponamenti verso altri autoveicoli, mentre nel caso di motocicli ed autocarri è stata rispettivamente osservata una riduzione del 41% e del 38%.

Successivamente, i ricercatori IIHS in collaborazione con quelli di Transport Canada, al fine di valutare come i vari sistemi di prevenzione degli incidenti frontali reagiscono ai diversi veicoli e ad altri obiettivi, hanno condotto una serie di test sperimentali, atti a valutare l'efficacia dei sistemi anticollisione di cinque diversi autoveicoli degli anni 2021-22 in relazione a 12 diversi veicoli non passeggeri e a sette veicoli passeggeri.

Da tali test è emerso come tutti e cinque i veicoli di prova sono stati in grado di ottenere il punteggio massimo nella valutazione della prevenzione delle collisioni frontali, in caso di imminente urto con altri autoveicoli. Tuttavia, Kidd e i suoi coautori hanno scoperto che i sistemi avevano sostanzialmente meno probabilità di emettere un allarme quando era imminente una collisione con alcuni veicoli di grandi dimensioni o con un bersaglio motociclistico. A tal proposito, gli stessi ricercatori hanno osservato quanto segue: " essendo le motociclette più piccole e più strette delle automobili, risultano più difficili da identificare per i sistemi basati su telecamere e radar, soprattutto a velocità più elevate. Invece, i veicoli extra-large sono presumibilmente più facili da rilevare, ma le loro dimensioni sembrano confondere gli algoritmi dei sistemi".


Di seguito il link dell'articolo completo, tratto dal sito di IIHS.
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