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I limiti di copertura dell'assicurazione RCA

I limiti di copertura dell'assicurazione RCA

L'assicurazione RCA copre i sinistri che avvengono in aree private? La domanda è sempre stato oggetto di ampio dibattito e il 18 dicembre 2019 la Sezione III della Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha posto alle Sezioni Unite un quesito specifico in merito: "se l'art. 122 del Codice delle assicurazioni private debba interpretarsi, alla luce della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, nel senso che la nozione di circolazione su aree equiparate alle strade di uso pubblico comprenda e sia riferita a quella su ogni spazio in cui il veicolo possa essere utilizzato in modo conforme alla sua funzione abituale". In attesa della risposta, l'articolo pubblicato sul magazine "Il Risarcimento" di GiEsse ripercorre quella che fino ad oggi è la giurisprudenza in materia. L'articolo è a firma dell'avv. Marco Bona del Foro di Torino e del dott. Bruno Marusso, vicepresidente Giesse Risarcimento Danni.


Le Sezioni Unite non hanno ancora risposto all'ordinanza interlocutoria, ma nel frattempo ci sono state interessanti evoluzioni dal punto di vista della giurisprudenza. Il D.M. n. 54 dell'11 marzo 2020, nel delineare il regolamento sul "contratto base" per l'assicurazione obbligatoria della r.c.a., ha affermato l'estensione della copertura anche alle aree private quali, ad esempio, cantieri recintati, garage e cortili. 

Anche la Commissione Europea, in seno alla proposta di direttiva del 24 maggio 2018 «recante modifica della direttiva 2009/103/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l'assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli e il controllo dell›obbligo di assicurare tale responsabilità» ha espresso un parere che va nella stessa direzione.

E' infatti stato proposto di aggiungere all'art 1 della direttiva 2009/103/CE il seguente punto 1-bis: «"uso del veicolo" ogni utilizzo del veicolo, destinato di norma a fungere da mezzo di trasporto, che sia conforme alla funzione abituale del veicolo stesso, a prescindere dalle sue caratteristiche, dal terreno su cui è utilizzato e dal fatto che sia fermo o in movimento».

Sulla base di questi due importanti riferimenti, l'articolo a firma dell'Avv. Bona e del Dott. Marusso analizza i possibili scenari a riguardo della risposta delle Sezioni Unite. Per saperne è possibile accedere all'articolo completo a questo link.

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